Dr. Giulio Giovanni Sulis

Otorinolaringoiatra

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ANATOMIA DELL'ORECCHIO INTERNO

 

 

L'orecchio interno è formato dal cosiddetto labirinto:

 

bullet

la cui porzione anteriore ha funzione recettiva del suono (coclea)

bullet

la cui porzione posteriore è costituita da recettori facenti parte del sistema dell'equilibrio
(canali semicircolari, utricolo e sacculo).  

 

Le prime due parti della struttura hanno la funzione di trasmettere il suono all'orecchio interno, ove questo diventa segnale elettrico.

 

Il suono si trasmette in un mezzo aereo sotto forma di pressione sonora; lo scopo delle prime due porzioni dell'orecchio è quella di incrementare questa energia sonora in modo che sia ben recepibile a livello delle cellule recettoriali della coclea.

 

In questa prima fase il suono viene trasportato nell'aria, attraverso il padiglione ed il condotto uditivo esterno, la cui funzione oltre che di concentrare il suono verso la membrana del timpano è quella di amplificare certe frequenze più usate nel campo delle frequenze della voce umana.

 

Successivamente il suono giunge alla membrana timpanica e la pone in vibrazione in maniera diversa a seconda del tipo di frequenza. La membrana del timpano è collegata al martello che è a sua volta solidale con gli altri due ossicini, incudine e staffa.

 

L'insieme di membrana del timpano e ossicini dell'orecchio costituisce il sistema timpano-ossiculare.

 

Tra i due versanti della membrana non vi deve essere differenza di pressione ed in condizioni normali questa è equivalente alla pressione atmosferica.

 

L'orecchio medio per ottenere questo risultato ricorre alla tuba uditiva, un condotto in parte osseo ed in parte cartilagineo, dotato di muscoli e legamenti specifici, che pone l'orecchio medio in comunicazione con la parte posteriore delle cavità nasali, ossia con il rinofaringe e permette così la ventilazione dell'orecchio medio.

 

Questa funzione (non la sola svolta dalla tuba ) è dinamica e non passiva; la tuba infatti normalmente chiusa, per evitare risalite controcorrente verso l'orecchio medio di secreti rinofaringei e per protezione della cassa da rumori a provenienza nasale, si apre durante la deglutizione, lo sbadiglio e la voce gridata grazie all'azione dei muscoli peritubarici, in particolare il tensore del timpano; questo avviene circa mille volte al giorno.

 

Un' altra struttura, che funge da serbatoio di “riserva d'aria” accessorio per l'orecchio medio è rappresentata dalle cavità pneumatiche mastoidee, che occupano la porzione posteriore dell'orecchio medio.

 

In condizioni di equivalenza pressoria, con condotto e cassa del timpano liberi e in condizioni ottimali, avviene la prima parte del trasporto del suono ossia la fase trasmissiva, questa ha lo scopo di trasferire e amplificare l'energia meccanica dell'onda sonora da un mezzo aereo, l'aria, ad un mezzo liquido, l'endolinfa che occupa l'orecchio interno.

 

Questa trasmissione ed amplificazione dell'energia pressoria del suono è svolta dal sistema timpanico-ossiculare grazie a due meccanismi “l'effetto chiodo” e la condizione del sistema di leva favorevole.

 

Prima però, va ricordato che il sistema timpano ossiculare è collegato al labirinto che forma l'orecchio interno, da una finestra detta “finestra ovale”, in cui la platina della staffa, raccordata alla finestra da un legamento isolante (il legamento anulare della staffa) può affondare o risalire e svolgere così un'azione di pistone.

 

Ovviamente, poiché il labirinto chiuso nell'osso è occupato da liquidi e questi per definizione sono incompressibili, esiste anche una finestra chiusa da una membrana, la finestra rotonda, che agisce in controfase al movimento a pistone svolto dalla staffa.

 

L'effetto chiodo deve il suo nome al fatto che la superficie della “pars tensa” (la parte vibrante della membrana del timpano), è molto più grande di quella della platina della staffa.

 

Una volta messi in movimento i liquidi labirintici avviene la seconda fase del processo uditivo quella detta recettiva, in cui il segnale pressorio viene trasformato in segnale eccitatorio per le cellule recettoriali (le cellule ciliate interne ed esterne), dell'orecchio interno e quindi in segnale elettrico per il nervo acustico, che ha, tra gli altri, il compito di trasportare l'informazione sonora così trasformata ai centri cerebrali.

 

All'interno dell'orecchio interno avviene anche un'iniziale discriminazione dei suoni operazione che verrà completata nel cervello.

 

L'orecchio interno è costituito dal labirinto osseo, un'insieme di cavità complesse comunicanti tra di loro costituite da osso compatto, all'interno delle quali è presente il labirinto membranoso, che ricalca alla perfezione il labirinto osseo; tra i due è presente un liquido detto perilinfa, mentre all'interno del labirinto membranoso è presente l'endolinfa.

 

Il labirinto si divide in anteriore e posteriore, la parte posteriore contiene dei recettori (canali semicircolari otriculo e sacculo) facenti parte integrante del sistema dell'equilibrio, mentre la parte anteriore, quella uditiva è costituita dalla coclea.

 

Questa struttura ha la forma di una chiocciola ed è suddivisa in due rampe separate (timpanica e vestibolare), unite esclusivamente nell'apice della coclea (elicotrema).

 

Tra le due rampe è presente l'Organo del Corti contenente le cellule ciliate. Il movimento della platina determina un movimento del liquido endolinfatico che procede verso l'elicotrema attraverso la rampa timpanica, passa nella rampa vestibolare e determina, da ultimo un movimento in controfase della finestra rotonda; durante questo passaggio viene messa in movimento, in maniera differente a seconda della frequenza del suono (teoria dell'onda migrante), la membrana basilare, che divide le due rampe cocleari. Tale struttura presenta, al di sopra, le cellule cocleari che durante queste oscillazioni vengono eccitate in quanto si determina un piegamento delle cilia contro la membrana tectoria che le ricopre.

 

 Il piegamento delle cilia   comporta l'instaurarsi di un segnale elettrico, il rilascio da parte delle cellule di un mediatore chimico, ed il trasferimento dell'informazione elettrica alla branca cocleare del nervo uditivo.

 

Questo nervo, ottavo nervo cranico, percorre il condotto uditivo interno, fuoriesce dal forame acustico interno nell'angolo ponto cerebellare ed attraversatolo raggiunge il tronco dell'encefalo, ove si trovano le prime stazioni, “i Nuclei Cocleari”, dopo un lungo viaggio ed una lunga elaborazione cerebrale l'informazione acustica raggiunge le aree corticali ove diventa sensazione cosciente (area uditiva primaria temporale).  

 

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